Che cos’è?
Il metodo operativo A.R.I.A. è stato studiato e realizzato in collaborazione con l’Università di Udine al fine di standardizzare le procedure per la Valutazione del Rischio degli impianti di climatizzazione come richiesto dal Dlgs 81/2008 alleg IV.
L’acronimo A.R.I.A. significa «Assegnazione del Rischio Impianti Aeraulici». Si tratta di uno strumento in grado di dimensionare il livello i rischio potenziale dell’impianto e di evidenziarne la relativa priorità d’intervento da un lato, e di indicare le modalità d’intervento dall’altro.
Questo ‘‘metodo operativo’’ riassume le indicazioni di norme tecniche, linee guida, leggi italiane, regolamenti regionali, ordinanze comunali e uno standard americano.
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Strumenti e materiali
Il metodo A.R.I.A. richiede diverse strumentazioni per varie misurazioni e registrazioni : apparecchi per misurare i flussi d’aria, fotocamera, videocamera per ispezione a testata rotante, anemometro, e la raccolta di vari documenti quali disegni di progetto e le planimetrie relative all’effettiva realizzazione dell’impianto.
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Struttura del metodo
Il metodo operativo A.R.I.A. sviluppa la valutazione dello stato tecnico-igienico dell’impianto aeraulico tre livelli d’indagine:
Ispezione preliminare: in questa prima fase si acquisiscono dati e informazioni di base sull’edificio legate al layout impiantistico e al contesto in cui si trova installato l’impianto; la finalità è quella di verificare lo stato delle varie componenti. dell’impianto attraverso il controllo del loro stato igienico e della loro funzionalità.
Ispezione visiva: campionature e controlli tecnici sulle componenti dell’impianto al fine di valutarne l’efficienza e lo stato di conservazione per individuare le misure correttive più idonee e la tempistica con cui intervenire.
Ispezione tecnico-igienica: in questa ultima fase si si utilizzano strumenti di misura e acquisizione dati per consentire un’analisi approfondita dell’impianto.
Metodo di valutazione A.R.I.A.
I vari parametri oggetto delle diverse ispezioni vengono integrati e suddivisi in tre diverse ‘‘tabelle di valutazione’’, strutturate sotto forma di checklist. Per ogni variabile o parametro da controllare viene indicata in automatico un’azione di rimedio, che va attuata nel caso in cui si registri una non conformità, totale o parziale.
Ad ogni parametro controllato è associato il riferimento normativo o legislativo, al fine di permettere una veloce verifica di riscontro nel caso in cui sorgano dubbi interpretativi in fase di discussione dei risultati.
Per consentire una valutazione del possibile rischio, si suddividono i risultati in tre diverse classi d’urgenza, che rispecchiano il livello di rischio potenziale attribuibile all’impianto aeraulico.
Priorità bassa | Priorità media | Priorità elevata |
Valore metodo ARIA minore o uguale al 33% del valore massimo | Valore metodo aria maggiore del 33% e minore o uguale al 66% del valore massimo | Valore metodo ARIA maggiore del 66% del valore massimo |
Con una priorità d’intervento ‘‘elevata’’ occorre mettere in atto nell’immediatezza o quanto prima possibile gli interventi necessari ad abbassare il rischio, indicati nell’apposita sezione; nel caso in cui la priorità sia ‘‘media’’, è necessario risolvere le non conformità nell’ambito delle periodicità previste per gli interventi di controllo e manutenzione, senza comunque superare i sei mesi; se la valutazione del rischio porta ad una priorità ‘‘bassa’’, è sufficiente attuare gli interventi migliorativi.
Il metodo operativo A.R.I.A è funzionale ad evidenziare il rischio potenziale e la relativa priorità d’intervento da un lato, a indicare le modalità d’intervento dall’altro. Si tratta di uno strumento di valutazione innovativo.