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Posts Tagged ‘bonifica canali aria’

Legionella sospetta: ASL sospende l’attività della struttura termale

legionella polmoni

Negli scorsi giorni l’Azienda Sanitaria Locale Irpina ha sospeso l’attività di una struttura termale ove nelle ultime settimane alcuni anziani hanno passato qualche giorno di cura e vacanza. Tre di questi anziani nei giorni successivi a questo periodo hanno  palesato sintomi chiaramente compatibili con la polmonite da Legionellosi.

Questa triste vicenda che ha portato alla perdita di una vita umana (uno dei tre ospiti non ha superato la malattia), riporta l’attenzione alla manutenzione e la gestione degli impianti. Eseguire controlli periodici e pulizie sistematiche ovviamente riduce fortemente i rischi di proliferazione batterica (Legionella) e quindi di potenziale rischio di contagio per gli ospiti e per i lavoratori delle strutture. 

ARIA SPA negli anni ha messo a punto standard di controllo e manutenzione in linea con i più recenti documenti di prevenzione pubblicati in Gazzetta Ufficiale (tra gli ultimi in ordine di tempo Linee guida per il controllo della Legionellosi – 07/05/2015). ARIA Spa propone programmi di controllo periodico  con Valutazione del Rischio attraverso metodo standardizzato A.R.I.A. e manutenzioni igieniche come la Bonifica degli impianti aeraulici e la pulizia e sanificazione delle Unità di trattamento Aria.

Contattaci per saperne di più.

La Sindrome dell’Impiegato: mito o verità?

sindrome dell'impiegato

La Sindrome dell’Impiegato e Sick Building Syndrome (SBS), rappresentano due entità patologiche interscambiabili che colpiscono tipicamente il dipendente d’ufficio e sono causa di circa il 40% delle assenze dal lavoro.

Se mentre siete al lavoro soffrite di mal di schiena, mal di testa, crampi alla mano o difficoltà visive, ebbene forse siete affetti dalla sindrome dell’impiegato. L’alterazione del microclima, dovuto agli spazi chiusi, al sovraffollamento, e ai macchinari da ufficio, è alla base di queste patologie.

Dell’inquinamento Indoor se ne parla ancora poco, ciononostante il progresso tecnologico e legislativo in tale ambito ha avuto un notevole incremento negli ultimi 30 anni.

Si sa che la qualità dell’aria negli ambienti interni varia in funzione di molteplici fattori:

  • produzione di anidride carbonica con la respirazione, animali domestici, fumo di sigaretta, cibi e bevande;
  • Inquinamento di origine interna: detergenti, profumi per ambiente, videoterminali, fotocopiatrici/stampanti, condizionamento e riscaldamento;
  • Inquinamento di origine esterna: aria, smog, polvere, radon.

A questi bisogna aggiungere gli inquinanti chimici, biologici e fisici che sono irritanti, tossici e cancerogeni.

Il D.lgs. n. 81-2008, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, stabilisce che il datore di lavoro è obbligato a Informare, Formare e Addestrare il dipendente, nonché di provvedere al mantenimento del suo stato di salute per mezzo di controlli di routine presso il medico competente.

Ma come si può intervenire sul microclima?

Di microclima noi di Aria SpA ce ne intendiamo!

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Residenze sanitarie assistenziali: Allarme dal CNR

residenze_anziani

Pubblicato in questi giorni sull’ European Respiratory Journal il primo studio che analizza nel dettaglio la qualità dell’aria negli ambienti interni delle residenze sanitarie assistenziali e la sua incidenza sulla salute respiratoria degli ospiti più anziani. I ricercatori del progetto ‘Gerie’ finanziato dall’Unione Europea, tra cui Giovanni Viegi, direttore dell’Istituto di biomedicina e immunologia molecolare del Consiglio nazionale delle ricerche (Ibim-Cnr) di Palermo, hanno raccolto e classificato dati agli agenti inquinanti indoor in 50 residenze di Belgio, Danimarca, Francia, Grecia, Italia, Polonia e Svezia: PM10, PM0.1, formaldeide, NO2 e O3.

Sono stati coinvolti 600 ospiti di età superiore ai 65 anni e media di 82 anni, di cui il 74% donne.

Sul totale europeo, sono state rilevate le seguenti prevalenze: 7% asma, 29% tosse, 24% espettorato, 14% respiro sibilante, 46% respiro affannoso. In Italia il 9% degli ospiti monitorati presenta asma, il 30% tosse, quasi il 40% espettorato, il 22% respiro sibilante.

Il rischio aumentato negli ospizi europei è del 73% di contrarre tosse a causa di polveri inalabili, del 53% di tosse per ossido di azoto, del 249% di broncopneumopatia cronica ostruttiva ( Bpco ) a causa di formaldeide e del 182% di respiro sibilante a causa delle polveri ultrafini.

Percentuali che fanno riflettere. Soprattutto se si considera che l’innalzamento dell’aspettativa di vita implica che un numero sempre maggiore di persone vivrà in residenze sanitarie assistenziali e subirà danni causati dall’inquinamento atmosferico indoor.

Si dovrebbe fare di più. Si dovrebbe, o meglio si deve seguire il Testo Unico della Sicurezza DLGS 81/2008 e sensibilizzare i responsabili per limitare le fonti d’inquinamento, migliorare la ventilazione e monitorare la salute respiratoria degli ospiti.

La salute non è un optional.

Noi di Aria SpA ci occupiamo da anni di bonifica e sanificazione degli impianti aeraulici. Contattaci per maggiori informazioni.

Metodo Operativo A.R.I.A.

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Leader nel monitoraggio e gestione igienica degli impianti di climatizzazione e ventilazione in genere, ARIA SPA è da sempre sensibile nei confronti dell’innovazione tecnologica ed è sempre attenta al miglioramento della qualità della vita.

Il Metodo Operativo A.R.I.A nasce da una importante collaborazione con l’Università di Udine al fine di standardizzare le procedure per la Valutazione del Rischio degli impianti di climatizzazione come richiesto dal Dlgs 81/2008 alleg IV. Si tratta di un metodo in grado di valutare lo stato tecnico-igienico dell’impianto aeraulico attraverso 3 livelli di indagine:

  • Ispezione preliminare
  • Ispezione visiva
  • Ispezione tecnico-igienica

Un metodo a norma di legge perchè riassume le indicazioni di norme tecniche, linee guida, leggi italiane, regolamenti regionali, ordinanze comunali e uno standard americano.

Per saperne di più non esitare a contattarci!

Sportivi, attenzione all’aria che si respira in palestra!

plaestra

Fare sport all’aperto, specialmente se si abita in città, può provocare più danni che benefici al nostro organismo a causa dell’inquinamento atmosferico che respiriamo a pieni polmoni. Per questo gran parte delle persone sceglie di andare in palestra. Ma siamo sicuri che l’aria della palestra sia meno inquinata?

Alcuni ricercatori dell’Università di Lisbona e di Delft in Olanda hanno condotto uno studio monitorando la qualità dell’aria di 11 palestre della capitale portoghese. I risultati sono stati pubblicati di recente sulla rivista Building and Environment.

Trattandosi di strutture che potevano comprendere varie sale per i pesi e per gli attrezzi e stanze per i corsi di aerobica, di Yoga, di Pilates, i ricercatori, una volta ottenuto il premesso, hanno posizionato degli strumenti per monitorare la qualità dell’aria, programmati appositamente negli orari in cui le palestre erano più frequentate. I dati registrati sono stati a dir poco allarmanti: alti livelli di polveri in sospensione, di formaldeide e di biossido di carbonio, in concentrazioni che hanno superato gli standard più accreditati per la qualità dell’aria indoor.

L’esposizione a queste sostanze chimiche è stata associata ad asma e problemi respiratori. Che fare dunque, non andare più in palestra? Certo che no! E’ opportuno sensibilizzare i gestori delle palestre affinchè intervengano per migliorare la qualità dell’aria dei locali, come da Testo Unico per la Sicurezza, dove si specifica che i luoghi lavoro chiusi devono disporre di aria salubre in quantità sufficiente, anche ottenuta con impianti di ventilazione forzata.

Noi di Aria SpA ci occupiamo da anni di manutenzione e bonifica degli impianti aeraulici.

Perchè la salute non è un optional.