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Posts Tagged ‘salute’

Asma dei ragazzi: il pericolo è in casa

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Dell’inquinamento indoor se ne parla ancora troppo poco nonostante sia parte integrante della nostra vita quotidiana.

Trascorrendo la maggior parte del nostro tempo al chiuso, è fondamentale sapere cosa respiriamo e cosa fare per migliorare la qualità dell’aria interna. Infatti, da uno studio dell’Istituto di biomedicina e immunologia molecolare Ibim del Cnr, è emerso che in un quarto delle abitazioni italiane si superano i livelli consigliati di biossido di azoto un inquinante ambientale, che in quantità eccessiva causa irritazioni alle vie respiratorie ed è sospettata da tempo di aumentare l’impatto dei disturbi respiratori tra gli adolescenti.

I ricercatori hanno scoperto che esiste un legame preciso tra la qualità dell’aria indoor e la salute degli adolescenti: il 90% degli asmatici che hanno partecipato allo studio risiedeva, infatti, in abitazioni in cui si superano i limiti di No2 raccomandati, così come il 22% degli allergici.

Che fare? Ecco alcuni consigli per vivere meglio:

  • se si abita in una zona trafficata, evitare di aprire le finestre nelle ore di punta;
  • installare la caldaia all’esterno dell’appartamento;
  • mentre si cucina è bene tenere chiusa la porta, ed utilizzare la cappa in quanto estremamente efficace per eliminare le sostanze prodotte dalla combustione, a patto che sia sottoposta a manutenzione regolarmente;
  • non fumare mai in casa.

Come esprime chiaramente il nostro slogan “miglioriamo l’aria che respiri“, noi di Aria SpA ci prendiamo cura dell’IAQ (Indoor Air quality) perchè vogliamo garantire la salubrità degli ambienti sanificando e bonificando gli impianti di ventilazione dell’aria.

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La salvaguardia dell’ambiente per la tutela della salute

bambini e qualità dell'aria

Il New England Journal of Medicine ha recentemente pubblicato un articolo che ha dimostrato che il miglioramento della qualità dell’aria è associato a un significativo miglioramento della funzionalità respiratoria dei bambini.

Lo studio è stato effettuato in alcune città della California e sono stati coinvolti 2120 bambini mettendo in correlazione la loro capacità respiratoria con la concentrazione di alcuni inquinanti diminuita nel tempo grazie alla severe norme anti inquinamento emanate dal governo. I risultati ottenuti hanno evidenziato:

  • correlazione tra diminuzione dei livelli di Pm2.5, di Pm10 e di NO2 e miglioramento della funzionalità respiratoria
  • correlazione tra diminuzione dei livelli di Pm2.5, di Pm10 e di NO2 e sviluppo polmonare

Una buona funzionalità respiratoria contribuisce a ridurre il rischio di morti premature nell’età adulta.

Come esprime chiaramente il nostro slogan “miglioriamo l’aria che respiri“, noi di Aria SpA ci prendiamo cura dell’IAQ (Indoor Air quality) perchè vogliamo garantire la salubrità degli ambienti sanificando e bonificando gli impianti di ventilazione dell’aria.

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Inquinamento atmosferico: pericolo per la salute

Il recente rapporto creato dalla European Environment Agency (Agenzia Europea per l’Ambiente) fa emergere che se da una parte le politiche hanno complessivamente migliorato la qualità dell’aria, l’inquinamento atmosferico è ancora il principale pericolo per la salute e l’ambiente.

Come da noi più volte ripetuto, gli inquinanti più pericolosi risultano il PM10 (particolato) e il biossido d’azoto in costante aumento soprattutto a causa del traffico veicolare. Infatti il valore limite giornaliero del PM10 è stato ampiamente superato nella regione dei Balcani, Bulgaria, Italia, Polonia, Slovacchia e Turchia. 20 stati dell’Unione Europea hanno registrato valori troppo alti di biossido di azoto, tra cui spicca purtroppo l’Italia con con picchi giornalieri vicini ai 100 μg/m³.
Per quanto riguarda la concentrazione di ozono, il 18% delle stazioni operative ha registrato una tendenza al ribasso, mentre il 2%, la maggior parte delle quali in Italia e Spagna, ha registrato invece un aumento.

Il rapporto tra inquinamento, malattie e morti premature purtroppo è altissimo.

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Piramide degli effetti sulla salute (fonte: Air quality in Europe — 2014 report)

Germania, Italia e Polonia sono i paesi con la più alta stima di morti premature dovute all’inquinamento da Pm2,5. Questi 3 paesi rappresentano il 39% della mortalità totale in Europa a causa dell’esposizione a PM2,5.

Continuando a parlare di primati, l’Italia è il paese con la più alta stima di morti premature dovute all’inquinamento da ozono (quasi 3400 all’anno). La seguono a ruota da Germania, Francia e Spagna, che con più di 2300, 1800 e 1700 morti premature ogni anno, rappresentano il 54% del totale di mortalità in Europa, a causa dell’esposizione a ozono.

Fermiamoci a riflettere.

Allergici: vita dura in primavera!

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In primavera la natura si risveglia. Ma purtroppo non solo lei.

Si apre la stagione dei pollini, aumentano i cambiamenti climatici che porteranno all’aumento delle temperature e a contribuire alla diffusione di una pianta fortemente allergenica: l’ambrosia. Possiede tra i più allergenici di tutti i pollini, ed è la causa principale della rinite allergica. Purtroppo negli ultimi anni la diffusione del polline nella zona della Pianura Padana è seriamente aumentata.

I dati sulle allergie sono ogni anno in netto peggioramento. Basta dire che quest’anno un cittadino europeo su due soffrirà di una qualche forma di allergia. I numeri parlano da soli:

  • 113 milioni di persone soffrono di rinite allergica
  • 68 milioni di persone soffrono di asma allergica
  • 20 e il 30% della popolazione europea soffre di allergie respiratorie

Le reazioni allergiche sono lacrimazione degli occhi, difficoltà respiratorie e congestione nasale e sono provocate da alcune proteine presenti nei granuli pollinici.

Da non sottovalutare l’incidenza negativa dell’inquinamento atmosferico. I due gas serra più potenti coinvolti nel riscaldamento globale potrebbero aggravare i sintomi delle allergie primaverili: biossido di azoto (NO2) e ozono troposferico. Il fatto è che questi due elementi provocano dei cambiamenti nella struttura chimica degli allergeni, potenziandone l’impatto sull’organismo umano.

Attenzione: le allergie respiratorie “colpiscono” anche al chiuso. E’ importante dunque almeno negli ambienti indoor provvedere ad avere un buon ricambio d’aria, a tenere sotto controllo l’umidità relativa e a effettuare sistematicamente la pulizia dei filtri dell’aria.

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Residenze sanitarie assistenziali: Allarme dal CNR

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Pubblicato in questi giorni sull’ European Respiratory Journal il primo studio che analizza nel dettaglio la qualità dell’aria negli ambienti interni delle residenze sanitarie assistenziali e la sua incidenza sulla salute respiratoria degli ospiti più anziani. I ricercatori del progetto ‘Gerie’ finanziato dall’Unione Europea, tra cui Giovanni Viegi, direttore dell’Istituto di biomedicina e immunologia molecolare del Consiglio nazionale delle ricerche (Ibim-Cnr) di Palermo, hanno raccolto e classificato dati agli agenti inquinanti indoor in 50 residenze di Belgio, Danimarca, Francia, Grecia, Italia, Polonia e Svezia: PM10, PM0.1, formaldeide, NO2 e O3.

Sono stati coinvolti 600 ospiti di età superiore ai 65 anni e media di 82 anni, di cui il 74% donne.

Sul totale europeo, sono state rilevate le seguenti prevalenze: 7% asma, 29% tosse, 24% espettorato, 14% respiro sibilante, 46% respiro affannoso. In Italia il 9% degli ospiti monitorati presenta asma, il 30% tosse, quasi il 40% espettorato, il 22% respiro sibilante.

Il rischio aumentato negli ospizi europei è del 73% di contrarre tosse a causa di polveri inalabili, del 53% di tosse per ossido di azoto, del 249% di broncopneumopatia cronica ostruttiva ( Bpco ) a causa di formaldeide e del 182% di respiro sibilante a causa delle polveri ultrafini.

Percentuali che fanno riflettere. Soprattutto se si considera che l’innalzamento dell’aspettativa di vita implica che un numero sempre maggiore di persone vivrà in residenze sanitarie assistenziali e subirà danni causati dall’inquinamento atmosferico indoor.

Si dovrebbe fare di più. Si dovrebbe, o meglio si deve seguire il Testo Unico della Sicurezza DLGS 81/2008 e sensibilizzare i responsabili per limitare le fonti d’inquinamento, migliorare la ventilazione e monitorare la salute respiratoria degli ospiti.

La salute non è un optional.

Noi di Aria SpA ci occupiamo da anni di bonifica e sanificazione degli impianti aeraulici. Contattaci per maggiori informazioni.