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Posts Tagged ‘testo unico sicurezza’

Legionella sospetta: ASL sospende l’attività della struttura termale

legionella polmoni

Negli scorsi giorni l’Azienda Sanitaria Locale Irpina ha sospeso l’attività di una struttura termale ove nelle ultime settimane alcuni anziani hanno passato qualche giorno di cura e vacanza. Tre di questi anziani nei giorni successivi a questo periodo hanno  palesato sintomi chiaramente compatibili con la polmonite da Legionellosi.

Questa triste vicenda che ha portato alla perdita di una vita umana (uno dei tre ospiti non ha superato la malattia), riporta l’attenzione alla manutenzione e la gestione degli impianti. Eseguire controlli periodici e pulizie sistematiche ovviamente riduce fortemente i rischi di proliferazione batterica (Legionella) e quindi di potenziale rischio di contagio per gli ospiti e per i lavoratori delle strutture. 

ARIA SPA negli anni ha messo a punto standard di controllo e manutenzione in linea con i più recenti documenti di prevenzione pubblicati in Gazzetta Ufficiale (tra gli ultimi in ordine di tempo Linee guida per il controllo della Legionellosi – 07/05/2015). ARIA Spa propone programmi di controllo periodico  con Valutazione del Rischio attraverso metodo standardizzato A.R.I.A. e manutenzioni igieniche come la Bonifica degli impianti aeraulici e la pulizia e sanificazione delle Unità di trattamento Aria.

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La valutazione del rischio chimico

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La valutazione del rischio chimico è uno dei capitoli del “Manuale di autodifesa del datore di lavoro” che lo SPISAL Servizio Prevenzione Igiene e Sicurezza in Ambienti di Lavoro della regione Veneto, ha pubblicato sul sito ULSS 9 Treviso.

Le malattie professionali da agenti chimici sono potenzialmente gravi o mortali anche quando non si tratta di agenti cancerogeni. In questo ambito la valutazione del rischio è particolarmente indispensabile perchè i pericoli e le conseguenze derivanti dagli agenti chimici non sono immediatamente evidenti, ma si scoprono nel tempo.

Il riferimento normativo è sempre il Testo Unico Sicurezza DLgs 81/2008 e nello specifico l’adozione delle misure previste nell’allegato IV è obbligatoria. Deve essere assicurata l’aerazione generalizzata coordinata con eventuali sistemi generali di ventilazione garantendo il reintegro con apporto di aria salubre dall’esterno.

Dove presenti, gli impianti di ventilazione devono essere sottoposti a regolare manutenzione e la funzionalità dell’aspirazione deve essere verificata. I fumi o le polveri captate dall’impianto possono essere emessi all’esterno dell’ambiente di lavoro oppure essere riciclati, dopo depurazione, all’interno (quest’ultimo è altamente sconsigliato in quanto sarebbe necessaria una continua manutenzione degli apparati filtranti).

Ricordiamo che l’utilizzo di strumentazioni per la valutazione del rischio chimico da parte di personale non specializzato espone l’azienda a pericolosi errori e alla fine risulterà inattendibile.

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Bonifica canali aria

bonifica canali aria

La bonifica dei canali aria è indispensabile per una corretta gestione igienica degli ambienti di vita e di lavoro. Tutti gli impianti e le apparecchiature come ad esempio split, cliamtizzatori, unità di ventilazione, … vanno pulite ed igienizzate periodicamente per mantenerle scevre da muffe, batteri, allergeni, polvere, ….

L’azione patogena svolta dai microrganismi infatti è principalmente di tre tipi:

  • azione infettiva
  • azione allergizzante
  • azione tossica

Fino a pochi anni fa si parlava solo di inquinamento ambientale all’esterno, in città o in zona industriale. L’interesse per la misura della contaminazione  dell’aria negli ambienti di vita e di lavoro si è particolarmente sviluppato negli ultimi venti anni. Questo interesse nasce dalla consapevolezza che i microrganismi aerodispersi abbiano potenziali effetti nocivi sulla salute degli individui: si pensi ad esempio ai morti per legionellosi o alle epidemie di influenza….. Prima di effettuare la bonifica dei canali aria è necessario svolgere un sopralluogo utile anche per raccogliere informazioni essenziali per poter stilare un piano di manutenzione programmata.

Il D.Lgs. 81/2008 da chiara indicazione in merito alla necessità di effettuare controlli e verifiche degli impianti aeraulici per la climatizzazione e per il condizionamento. Se gli impianti versano in condizioni igieniche degradate, il testo unico sicurezza indica chiaramente la necessità di eseguire le manutenzioni, pulizie e bonifiche del caso.

Nel momento in cui vengono riscontrate delle contaminazioni si procede con la bonifica dell’impianto attraverso le seguenti fasi:

  1. eliminazione di tutti gli agenti contaminanti riscontrati in fase di ispezione video
  2. bonifica dei canali aria attraverso l’utilizzo di sistema tutelato da brevetto di proprietà di ARIA SPA basato sull’azione dell’aria compressa e della contemporanea aspirazione del particolato asportato;
  3. nebulizzazione di un potente battericida per inibire la crescita di microrganismi.

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Bonifica impianti aeraulici

bonifica impianti aeraulici

La bonifica degli impianti aeraulici è un’operazione fondamentale nel momento in cui un impianto di climatizzazione è contaminato da particolato e/o da cariche microbiologiche.

Il particolato è composto da tutte quelle particelle solide e liquide disperse nell’atmosfera ed è considerato molto impattante nelle aree urbane. Le sostanze che concorrono alla formazione di questo inquinante possono essere di origine naturale ( polvere, terra, pollini e spore) che antropica (combustione dei motori, riscaldamento domestico, fumo di tabacco). Il particolato ha effetti importanti sulla salute umana: il PM10 e soprattutto PM2,5 provocano asma, bronchiti, allergie e tumori a carico dell’apparato respiratorio e cardio-circolatorio.

Le cariche microbiologiche possono essere altrettanto pericolose in quanto esistono microrganismi come la Legionella o l’aspergillo che possono mettere a rischio la salute delle persone.

Ecco che la bonifica degli impianti aeraulici va a eliminare tutti gli agenti contaminanti riscontrati in fase di videoispezione. Come da Testo Unico sulla Sicurezza.

Il decreto legislativo 81/2008, all’allegato IV, al paragrafo 1.9.1, “areazione dei luoghi di lavoro chiusi” prevede che se sono utilizzati impianti di condizionamento dell’aria o di ventilazione meccanica, gli stessi devono essere sempre mantenuti funzionanti. Gli stessi, poi, devono essere periodicamente sottoposti a controlli, manutenzione, pulizia e sanificazione per la tutela della salute dei lavoratori e qualsiasi sedimento o sporcizia, che potrebbe comportare un pericolo immediato per la salute dei lavoratori dovuto all’inquinamento dell’aria respirata, deve essere eliminato rapidamente.

Respirare aria sana è uno dei requisiti essenziali del nostro benessere.

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Batteri di legionella nei circuiti idrici: indagati 3 dentisti

paura dentista

Indagati a Torino 3 dentisti per violazione del Testo unico sulla Sicurezza. Violazione riscontrata dopo una serie di controlli effettuati dalla ASL To1: questi ultimi hanno trovato colonie di batteri della legionella nei circuiti idrici delle poltrone dei riuniti dei dentisti.

Questo è sicuramente il risultato di una mancata prevenzione, controllando e manutenzionando periodicamente gli di impianti di condizionamento e reti di ricircolo acqua calda negli impianti idrico-sanitari, sanificandoli.

Ecco che la valutazione del rischio riesce a dare indicazioni molto precise in merito allo stato di conservazione dell’impianto e permette al datore di lavoro di individuare le misure di prevenzione e di pianificarne l’attuazione, il miglioramento ed il controllo al fine di verificarne l’efficacia e l’efficienza.

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