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Posts Tagged ‘ventilazione’

Riaperto l’aeroporto di Fiumicino ma.. c’è la diossina!

aeroporto fiumicino diossina

A Fiumicino c’è la diossina!”: questa la denuncia dei sindacati dopo l’incendio del Terminal 3. L’agenzia per la Protezione dell’Ambiente del Lazio, l’Arpa, ha effettuato dei rilevamenti che confermerebbero che lo scalo romano è stato riaperto troppo presto con danni importanti per la salute dei lavoratori dell’aeroporto.

A quanto pare, i rilievi “dopo-rogo” sono stati affidati a una società esterna che non ha riscontrato la presenza di elementi nocivi nell’aria.

I fatti però dicono il contrario: “oltre 200 dipendenti tornati a lavorare al Terminal 3 avevano accusato patologie a causa delle esalazioni ed erano finiti in pronto soccorso. […] Era stata la stessa Asl RmD a disporre nuovi accertamenti, dopo l’allarme dei lavoratori. E le verifiche, eseguite il 12 maggio dal’Arpa Lazio […] hanno rilevato la presenza di elementi tossici, come diossina, furani e Pcb in quantità rilevante” (Dal Messaggero nella cronaca di Roma).

Al momento sia il dirigente della Asl che di Aeroporti di Roma sono sotto indagine.

La richiesta dell’Unione sindacale è quella di tenere chiuso il Terminal 3 fino alla completa bonifica in quanto le sostanze rilevate nell’aria sarebbero altamente cancerogene. Immediata la replica di Adr che sostiene di non aver ricevuto alcuna segnalazione che confermi la presenza di diossina.

Chi avrà ragione?

Nel frattempo però, i magistrati hanno deciso di porre i sigilli non solo al molo riaperto il 18 maggio scorso ma anche alla sala operativa della polizia che opera all’aeroporto.

To be continued…

Come migliorare la qualità dell’aria in volo: l’invenzione di un 17enne canadese

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Raymond Wang si è aggiudicato il primo premio all’Intel International Science and Engineering Fair, le “Olimpiadi” della scienza e della tecnica con un progetto per migliorare la qualità dell’aria negli aerei.

Tra i 1700 studenti presenti, lo scienziato teenager ha impressionato tutti presentando il suo nuovo sistema di aspirazione dell’aria negli aeromobili che immette più aria fresca all’interno delle cabine e impedisce così il diffondersi dei germi e la trasmissione di malattie. Dopo aver scoperto che ad oggi poche compagnie aeree hanno sviluppato sistemi seri per migliorare la qualità dell’aria a bordo, Raymond si è interessato al problema e il risultato delle sue valutazioni è stato un sistema di ventilazione personalizzata per passeggero, riducendo fino a 55 volte le concentrazioni di inalazioni patogene.

Il costo? Circa 1.000 dollari per aereo e installabile in una notte.

Complimenti a Raymond Wang!

La valutazione del rischio chimico

valutazione rischio chimico

La valutazione del rischio chimico è uno dei capitoli del “Manuale di autodifesa del datore di lavoro” che lo SPISAL Servizio Prevenzione Igiene e Sicurezza in Ambienti di Lavoro della regione Veneto, ha pubblicato sul sito ULSS 9 Treviso.

Le malattie professionali da agenti chimici sono potenzialmente gravi o mortali anche quando non si tratta di agenti cancerogeni. In questo ambito la valutazione del rischio è particolarmente indispensabile perchè i pericoli e le conseguenze derivanti dagli agenti chimici non sono immediatamente evidenti, ma si scoprono nel tempo.

Il riferimento normativo è sempre il Testo Unico Sicurezza DLgs 81/2008 e nello specifico l’adozione delle misure previste nell’allegato IV è obbligatoria. Deve essere assicurata l’aerazione generalizzata coordinata con eventuali sistemi generali di ventilazione garantendo il reintegro con apporto di aria salubre dall’esterno.

Dove presenti, gli impianti di ventilazione devono essere sottoposti a regolare manutenzione e la funzionalità dell’aspirazione deve essere verificata. I fumi o le polveri captate dall’impianto possono essere emessi all’esterno dell’ambiente di lavoro oppure essere riciclati, dopo depurazione, all’interno (quest’ultimo è altamente sconsigliato in quanto sarebbe necessaria una continua manutenzione degli apparati filtranti).

Ricordiamo che l’utilizzo di strumentazioni per la valutazione del rischio chimico da parte di personale non specializzato espone l’azienda a pericolosi errori e alla fine risulterà inattendibile.

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La Sindrome dell’Impiegato: mito o verità?

sindrome dell'impiegato

La Sindrome dell’Impiegato e Sick Building Syndrome (SBS), rappresentano due entità patologiche interscambiabili che colpiscono tipicamente il dipendente d’ufficio e sono causa di circa il 40% delle assenze dal lavoro.

Se mentre siete al lavoro soffrite di mal di schiena, mal di testa, crampi alla mano o difficoltà visive, ebbene forse siete affetti dalla sindrome dell’impiegato. L’alterazione del microclima, dovuto agli spazi chiusi, al sovraffollamento, e ai macchinari da ufficio, è alla base di queste patologie.

Dell’inquinamento Indoor se ne parla ancora poco, ciononostante il progresso tecnologico e legislativo in tale ambito ha avuto un notevole incremento negli ultimi 30 anni.

Si sa che la qualità dell’aria negli ambienti interni varia in funzione di molteplici fattori:

  • produzione di anidride carbonica con la respirazione, animali domestici, fumo di sigaretta, cibi e bevande;
  • Inquinamento di origine interna: detergenti, profumi per ambiente, videoterminali, fotocopiatrici/stampanti, condizionamento e riscaldamento;
  • Inquinamento di origine esterna: aria, smog, polvere, radon.

A questi bisogna aggiungere gli inquinanti chimici, biologici e fisici che sono irritanti, tossici e cancerogeni.

Il D.lgs. n. 81-2008, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, stabilisce che il datore di lavoro è obbligato a Informare, Formare e Addestrare il dipendente, nonché di provvedere al mantenimento del suo stato di salute per mezzo di controlli di routine presso il medico competente.

Ma come si può intervenire sul microclima?

Di microclima noi di Aria SpA ce ne intendiamo!

Contattaci per maggiori informazioni.

Il presidente dell’Unione Industriali Pordenone sarà presente all’evento “Aria si trasforma”

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ARIA SPA ha invitato all’evento “Aria si trasforma: progetto tra sviluppo e futuro” anche le Associazioni di cui fa parte. Sono invitati i presidenti in rappresentanza degli imprenditori ma anche – e soprattutto – gli Associati.

Il presidente dell’Unione Industriali Pordenone Michelangelo Agrusti  ha dato la propria personale adesione e perciò sarà presente il 20 febbraio al nostro evento. Questo ci fa molto piacere.

Ci sono dunque sempre più motivi per non mancare all’evento!

Lo staff di Aria SpA.