Chi sei?

Contattaci

Posts Tagged ‘monitoraggio impianti di climatizzazione’

Prova di tenuta: verifica le prestazioni degli impianti di climatizzazione

Aria spa, prova di tenuta

Nella fase di posa in opera del sistema di canali aria, il test più importante da eseguire è la prova ti tenuta. Essa consiste sostanzialmente nel testare con l’analizzatore di tenuta tarato, la quantità di aria che viene “persa” dal sistema aeraulico.

Il risultato di questo test sono le classi di tenuta, che possono essere:

Classe A –

Le fughe d’aria delle UTA e nei locali tecnici con ventilatori devono essere almeno in Classe A. La Classe A è applicata anche alle canalizzazioni a vista negli ambienti in cui gli stessi canali garantiscono la ventilazione, e dove la differenza di pressione relativa all’aria interna (indoor Air) è inferiore a 150 Pa

Classe B  –

La classe B viene applicata a canali presenti in locali sprovvisti di ventilazione, a canali separati dall’ambiente da pannelli  (es controsoffitto), o canali posti in ambienti in cui viene fornita una ventilazione con una prevalenza superiore a 150 Pa

Classe C –

La classe C è applicata caso per caso. Per esempio, se la differenza di pressione è eccezionalmente alta, o se qualsiasi perdita può risultare pericolosa per la qualità dell’aria interna o per il controllo delle sovrapressioni, inclusi i locali tecnici.

Classe D –

La classe D è applicata in situazione veramente particolari

Secondo le norme tecniche di riferimento UNI EN 1507:2008, UNI EN 12237:2004, UNI EN 14239:2001 noi di Aria SpA eseguiamo il test e rilasciamo una dichiarazione tecnica contenete tutte le indicazioni a tempi e metodi di prova, strumentazioni utilizzate, circuiti testati, report.

Contattaci per maggiori informazioni.

La prova di tenuta: il test di collaudo più importante

smoke_testLa prova di tenuta per le canalizzazioni è uno dei test più importanti per gli impianti aeraulici. Anche se le fughe d’aria dagli stessi impianti sono rimaste per molto tempo sottovalutate e poco controllate, con lo svilupparsi delle nuove sensibilità sul risparmio energetico ambientale il controllo della classe di tenuta delle condotte è diventata un’esigenza primaria.

Va da se che una tenuta insufficiente delle canalizzazioni comporta numerosi svantaggi come lo spreco di energia primaria oltre che penalizzazioni del comfort ambientale. Quindi per prevenire tutto ciò, i test in cantiere devono essere programmati in fase di progetto e devono essere effettuati durante ogni fase costruttiva nella quale la tenuta totale può essere controllata potendo così svolgere qualsiasi riparazione necessaria.

Numerose le norme tecniche di riferimento, dalla UNI EN 1507:2008, alla UNI EN 12237:2004 e UNI EN 14239:2001. E ovviamente noi di Aria srl operiamo secondo queste norme. Come? Scoprilo qui.

Legionella.. ancora?

legionella_battere

Ebbene si, è notizia di poche ore fa: allarme legionella alla Corte d’Appello a Roma.

La presenza del battere è stata riscontrata nell’impianto di dolcificazione dell’acqua. Anche se la situazione al momento è sottocontrollo, il problema se non monitorato potrebbe provocare danni molto seri. Infatti si sarebbero già riscontrati almeno 5 casi di broncopolmonite tra i membri del tribunale.

Come già sottolineato più volte da noi di Aria srl, la prevenzione è la base per evitare di imbattersi nel batterio della legionella. Il batterio infatti si riproduce in ambienti umidi, tubature e condizionatori. Quindi sedimenti organici, ruggini, depositi di materiali fanno da terreno fertile per le colonie di legionella e non basta una semplice pulizia per eliminarle.

Dopo i casi di Legionella a Bresso, dopo che anche le IENE ne hanno parlato, sembra che l’attenzione e la preoccupazione verso questo problema sia ancora troppo superficiale.

Come agire dunque:

  1. effettuare una valutazione del rischio dell’impianto;
  2. monitorare periodicamente gli impianti di climatizzazione;
  3. rivolgersi a personale specializzato per effettuare un piano di manutenzione mirato per la pulizia e la sanificazione degli impianti.

Contattaci per maggiori informazioni. Prevenire è meglio che curare.

Che aria si respira in sala operatoria?

blocco_operatorio

L’importanza della sterilizzazione delle sale operatorie non è in discussione. E’ impensabile l’idea di effettuare un intervento in un ambiente non sterile. Ma la sala operatoria intesa come “stanza” è solo l’ultimo locale di quello che viene identificato blocco operatorio.

Il blocco operatorio è composto da un insieme di locali articolati in zone via via più sterili, partendo dall’ingresso fino alle sale operatorie. Al fine di mantenere la sterilità, vi sono dei percorsi differenziati (tra ingresso ed uscita) e zone filtro.

All’interno del blocco operatorio l’aria immessa dall’impianto di climatizzazione viene trattata e purificata fino ad una percentuale del 99,98%, ciò per impedire l’ingresso di agenti patogeni che potrebbero causare infezioni al paziente. Altra funzione che svolge l’impianto è quello di mantenere salubre l’ambiente dall’inquinamento prodotto dai gas anestetici utilizzati durante gli interventi chirurgici.

Va da se che l’impianto di climatizzazione e ricambio aria riveste un’importanza primaria per la riduzione del rischio chimico per gli operatori, ed è soggetto ad una capillare e rigorosa manutenzione periodica (semestrale) che prevede:

  • la sostituzione periodica dei filtri;
  • rilievi delle portate d’aria sia in immissione sia in estrazione, per verificare il mantenimento delle caratteristiche iniziali;
  • verifiche sul gruppo di umidificazione dell’aria, e relativa pulizia;
  • pulizia e disinfezione periodica delle canalizzazioni.

E’ recente infatti la notizia di problemi chiusura di sale operatorie per disinfestazione, a seguito della quale, per stessa ammissione dell’Asl, non era stata effettuata un’adeguata aerazione dei locali. Risultato: alcuni tra medici e infermieri hanno accusato disturbi all’apparato respiratorio, nausea e irritazione agli occhi e sale operatorie richiuse.

Noi di Aria srl ci occupiamo da anni della valutazione del rischio (come previsto dal Testo Unico sulla Sicurezza), della bonifica e sanificazione degli impianti aeraulici.

Perchè la salute non è un optional!

27 gradi alle 10 di mattina? Sale operatorie chiuse!

ospedali chiusi

E’ arrivato il caldo e nonostante siano proprio i medici e le strutture sanitarie a dare consigli sulla tutela della nostra salute come per esempio bere molta acqua, non uscire nelle ore più calde, stare in un ambiente deumidificato o climatizzato, sembra che sia proprio la sanità pubblica a peccare sul rispetto delle norme di legge per quanto riguarda il controllo delle temperature negli ospedali.

E’ il caso di alcuni ospedali italiani che a causa del mancato funzionamento o dell’assenza di un impianto di climatizzazione adeguato, sono stati costretti a chiudere le sale operatorie. 27 gradi alle 10 di mattina non sono certo “valori a norma di legge”.

Parliamo di requisiti igienico-sanitari obbligatori per legge. I parametri ambientali sui quali deve essere effettuato un controllo infatti sono la temperatura, l’umidità relativa, il grado di contaminazione dell’aria, la presenza cioè di polveri, vapori, e più in generale aeriformi, e la velocità di immissione dell’aria negli ambienti. L’impianto di climatizzazione rappresenta quindi un sistema ausiliario all’attività medica di fondamentale importanza.

La purezza dell’aria prevista per la sala operatoria è molto maggiore della purezza dell’aria negli altri locali del blocco operatorio e dell’ospedale. Infatti, per esempio, una umidità troppo alta può portare a una sudorazione eccessiva con aumento dell’emissione di batteri da parte del personale medico e del personale infermieristico.

Va da se che l’importanza della manutenzione correttiva e della pianificazione della manutenzione preventiva degli impianti è il miglior strumento oggi conosciuto per garantirne nel tempo la qualità e la sicurezza.

La tutela della salute del personale medico e del paziente viene prima di ogni altra cosa, come stabilisce giustamente l’Allegato IV REQUISITI DEI LUOGHI DI LAVORO del DL 9 aprile 2008 N.81.

Contattaci per maggiori informazioni.