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Inquinamento atmosferico: pericolo per la salute

Il recente rapporto creato dalla European Environment Agency (Agenzia Europea per l’Ambiente) fa emergere che se da una parte le politiche hanno complessivamente migliorato la qualità dell’aria, l’inquinamento atmosferico è ancora il principale pericolo per la salute e l’ambiente.

Come da noi più volte ripetuto, gli inquinanti più pericolosi risultano il PM10 (particolato) e il biossido d’azoto in costante aumento soprattutto a causa del traffico veicolare. Infatti il valore limite giornaliero del PM10 è stato ampiamente superato nella regione dei Balcani, Bulgaria, Italia, Polonia, Slovacchia e Turchia. 20 stati dell’Unione Europea hanno registrato valori troppo alti di biossido di azoto, tra cui spicca purtroppo l’Italia con con picchi giornalieri vicini ai 100 μg/m³.
Per quanto riguarda la concentrazione di ozono, il 18% delle stazioni operative ha registrato una tendenza al ribasso, mentre il 2%, la maggior parte delle quali in Italia e Spagna, ha registrato invece un aumento.

Il rapporto tra inquinamento, malattie e morti premature purtroppo è altissimo.

malattie_da_inquinamento

Piramide degli effetti sulla salute (fonte: Air quality in Europe — 2014 report)

Germania, Italia e Polonia sono i paesi con la più alta stima di morti premature dovute all’inquinamento da Pm2,5. Questi 3 paesi rappresentano il 39% della mortalità totale in Europa a causa dell’esposizione a PM2,5.

Continuando a parlare di primati, l’Italia è il paese con la più alta stima di morti premature dovute all’inquinamento da ozono (quasi 3400 all’anno). La seguono a ruota da Germania, Francia e Spagna, che con più di 2300, 1800 e 1700 morti premature ogni anno, rappresentano il 54% del totale di mortalità in Europa, a causa dell’esposizione a ozono.

Fermiamoci a riflettere.

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