Qualità dell’aria negli uffici

Un dato allarmante emerge da uno studio effettuato dal CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche) nell’ambito della ricerca europea denominata “Offic Air Project“: la qualità dell’aria in ufficio è peggiore di quella esterna.

Aria inquinata in ufficio

Prendendo in esame soprattutto gli edifici moderni, è stata rilevata una presenza di sostanze quali la formaldeide, il benzene ed i terpeni con livelli superiori ai livelli di soglia. Colpa delle pavimentazioni (come il linoleum), degli arredi in legno, di colle, vernici e prodotti di pulizia, dai detergenti ai deodoranti, delle fotocopiatrici e delle stampanti.

Risultati quindi a dir poco preoccupanti visto che passiamo la maggior parte della giornata in ufficio. Per questa ragione la necessità di garantire la salubrità degli impianti attraverso controlli e manutenzioni è fondamentale per tutelare la salute dei lavoratori.

VDR: valutazione del rischio

La valutazione dei rischi è la base dell’approccio europeo per la prevenzione degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali. Aria spa propone il metodo operativo A.R.I.A. cioè Assegnazione del Rischio Impianti Aeraulici il quale riassume le indicazioni di norme tecniche, linee guida, leggi italiane, regolamenti regionali, ordinanze comunali e uno standard americano.

Considerando il fatto che ogni anno milioni di persone nell’UE sono vittime di infortuni sul lavoro e subiscono gravi danni alla salute, risulta vitale che ogni tipo di azienda effettui regolarmente la valutazione dei rischi.

L’Allegato IV REQUISITI DEI LUOGHI DI LAVORO del DL 9 aprile 2008 N.81 stabilisce tra le altre cose che i lavoratori dispongano di aria salubre in quantità sufficiente anche ottenuta con impianti di areazione e, se questi vengono utilizzati, devono essere periodicamente sottoposti a controlli, manutenzione, pulizia e sanificazione per la tutela della salute dei lavoratori stessi.

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