Principali malattie e sindromi

Accanto ad ogni definizione viene indicata la fonte di informazione con numero progressivo che fa riferimento alla pagina “premessa e note” del presente sito
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LEGIONELLOSI – 8 (Linee guida Legionella)
La Legionellosi è una malattia infettiva grave e a letalità elevata.
“LEGIONELLOSI” è la definizione di tutte le forme morbose causate da batteri gram-negativi aerobi del genere LEGIONELLA. Essa si può manifestare sia in forma di polmonite, sia in forma febbrile extrapolmonare o in forma subclinica. La specie più frequente coinvolta in casi umani è LEGIONELLA PNEUMOPHILA anche se altre specie sono state isolate in pazienti con polmonite.

FEBBRE DI PONTIAC – 8 (Linee guida Legionella)
L’infezione da legionelle può dal luogo a due distinti quadri clinici: la FEBBRE DI PONTIAC e la MALATTIA DEI LEGIONARI.
LA FEBBRE DI PONTIAC, dopo un periodo di incubazione di 24-48 ore, si manifesta in forma acuta senza interessamento polmonare, simil-influenzale, e si risolve in 2-5 giorni. I prodromi sono: malessere generale, mialgie e cefalea, seguiti rapidamente da febbre, a volte con tsse e gola arrossata. Possono essere presenti diarrea, nausea e lievi sintomi neurologici quali vertigini o fotofobia.

MALATTIA DEL LEGIONARIO – 8 (Linee guida Legionella )
L’infezione da legionelle può dal luogo a due distinti quadri clinici: la FEBBRE DI PONTIAC e la MALATTIA DEI LEGIONARI.
La Malattia dei Legionari, dopo un periodo di incubazione variabile da 2 a 10 giorni (media 5-6 giorni), si manifesta con interessamento polmonare a carattere lobare clinicamente di discreta o notevole gravità, con o senza manifestazioni extrapolmonari.
Il quadro polmonare ha esordio brusco con malessere, cefalea, febbre e osteoartralgie, tosse lieve, non produttiva, che si accentua con il comparire dei sintomi respiratori. All’esame obiettivo del torace si apprezzano aree di addensamento parenchimale mono o bilaterali, con ipofonesi e presenza di rantoli crepitanti. Il reperto radiologico non è patomognonico.

ASPERGILLOSI – 14 (Wikipedia)

Nel caso di un soggetto con difetti della funzione immunitaria, il fungo si diffonde facilmente nel parenchima polmonare e causa un quadro di infezione diffusa. In questo caso, nel tessuto polmonare si diffondono lesioni nodulari biancastre che tendono al rammollimento e alla liquefazione. Con la liquefazione dei noduli, le ife dell’aspergillus possono invadere il torrente circolatorio e provocare trombosi dei vasi sanguigni, con conseguenti lesioni necrotico-emorragiche disseminate. Questo quadro è tipico dei soggetti con deficit immunitari gravi.

SINDROME DELL’EDIFICIO MALATO (SICK BUILDING SYNDROME) – 9 (APAT)
Descrive una serie di sintomi riportati dagli occupanti di un edificio associati alla permanenza nell’edificio stesso, presentando questo condizioni di cattiva qualità dell’aria indoor tali da poterlo definire “malato”. Si manifesta con sintomi aspecifici ma ripetitivi e non correlati ad un determinato agente, quali: irritazione degli occhi, delle vie aeree e della cute, tosse, senso di costrizione toracica, sensazioni olfattive sgradevoli, nausea, torpore, sonnolenza, cefalea, astenia. I malesseri, avvertibili solo ed esclusivamente durante la permanenza all’interno dell’edificio, possono essere associati a determinate stanze o settori, oppure generalizzati all’intera costruzione. I sintomi si manifestano in una elevata percentuale di soggetti che lavorano in ufficio (in genere superiore al 20%), scompaiono o si attenuano dopo l’uscita e non sono accompagnati da reperti obiettivi rilevanti.

SINDROME DA SENSIBILITÀ CHIMICA MULTIPLA (Multiple Chemical Sensitivity, MCS) – 9 (APAT)
E’ una sindrome immuno-tossica infiammatoria simile, per certi versi, all’allergia e molto spesso scambiata con essa, poiché i sintomi appaiono e scompaiono con l’allontanamento dalla causa scatenante. È una patologia multisistemica caratterizzata da reazioni di intolleranza dell’organismo ad agenti chimici ed ambientali presenti singolarmente o in combinazione, a concentrazioni generalmente tollerate dalla maggioranza dei soggetti. Le persone colpite presentano diversi gradi di morbilità che vanno da un leggero malessere ad una sintomatologia più grave. I sintomi sono aspecifici e multipli, interessano vari sistemi fisiologici: sistema renale; gli apparati respiratorio, cardiocircolatorio, digerente, tegumentario; sistema neurologico; sistema muscolo scheletrico ed endocrino-immunitario.

ASMA ALLERGICA – 9 (APAT)
È caratterizzata da un restringimento reversibile delle vie aeree inferiori e da una loro infiammazione. Le funzioni polmonari durante un attacco sono ridotte e, in casi più gravi, sono associate ad una riduzione della ventilazione. L’asma può essere causata dall’esposizione ad inquinanti dell’aria indoor, che possono avere la funzione di allergeni o di irritanti. La sensibilizzazione delle immunoglobuline IgE specifiche all’allergene è una delle maggiori componenti di questa malattia, anche se le ipersensibilizzazioni non specifiche sono comunque importanti.

ALVEOLITE ALLERGICA ESTRINSECA – 9 (APAT)
È caratterizzata da ricorrenti periodi di polmoniti o lievi attacchi di difficoltà di respiro (dispnea) e sintomi simili all’influenza. La malattia è una reazione infiammatoria che avviene negli alveoli e nei bronchioli e che comporta il reclutamento di anticorpi e risposta immunitaria contro un allergene. Si manifesta ad esempio negli agricoltori, come risultato del maneggiamento del fieno ammuffito. La malattia è stata comunque osservata in associazione a fenomeni relativi alla qualità dell’aria indoor (IAQ) e molto frequentemente a sistemi di ventilazione, nelle case e negli uffici, contaminati da batteri, funghi e protozoi

RINOCONGIUNTIVITE ALLERGICA – 9 (APAT)
È una patologia causata dalle IgE ed è molto frequente nei bambini ed adolescenti. I principali sintomi sono prurito degli occhi e del naso, starnuti, ipersecrezione e ostruzioni nasali. La gravità dei sintomi varia con l’esposizione all’allergene o all’agente irritante. Molti individui soffrono spesso sia di asma allergica che di rinocongiuntivite allergica e raramente sono sensibili ad un solo allergene. Allergeni provenienti da acari della polvere, animali, insetti, muffe e funghi negli ambienti confinati sono stati ritenuti associati all’asma allergica e/o rinocongiuntivite

FEBBRE DA UMIDIFICATORE – 9 (APAT)
È una malattia simile all’influenza, che si manifesta con febbre e malessere, talvolta con tosse e difficoltà di respiro e coinvolge persone esposte a sistemi di umidificazione contaminati da agenti biologici. I sintomi insorgono 4-8 ore dalla ripresa del lavoro dopo un’assenza di alcuni giorni (tipicamente il lunedì) e regrediscono entro le 24 ore seguenti. La radiografia del torace di soggetti affetti da febbre da umidificatore non mostra anomalie e, anche se durante gli attacchi si rileva un deficit restrittivo, non ci sono evidenze che la malattia porti a danni permanenti dei polmoni. Gli umidificatori contaminati di case, uffici e macchine sono stati associati sia con la febbre da umidificatore ma anche con l’asma allergica l’alveolite allergica estrinseca.

INFLUENZA A H1N1 – 16 (Ministero del lavoro della salute e delle politiche sociali)
La nuova influenza A(H1N1) è un’infezione virale acuta dell’apparato respiratorio con sintomi simili a quelli classici dell’influenza tradizionale stagionale. Come quest’ultima, l’influenza da virus A(H1N1) nell’uomo può presentarsi in forma lieve o grave; può causare un peggioramento di patologie croniche pre-esistenti: sono stati segnalati casi di complicazioni gravi (polmonite ed insufficienza respiratoria) e decessi associati ad infezione da virus A(H1N1).

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