Principi fisici applicabili agli impianti di ventilazione

Accanto ad ogni definizione viene indicata la fonte di informazione con numero progressivo che fa riferimento alla pagina “premessa e note” del presente sito
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EFFETTO COANDA – 4 (Manuale della climatizzazione)
Il fluido, muovendosi lungo la superficie provoca attrito, che tende a farlo rallentare. La resistenza al movimento del fluido viene applicata però solo alle particelle di fluido immediatamente a contatto con la superficie. Le particelle di fluido esterne, a causa delle interazioni molecolari che tendono a tenerle unite a quelle interne, “ruoteranno” dunque su di esse a causa della differenza di velocità, facendo quindi aderire il fluido alla superficie stessa.

EFFETTO INDUZIONE – 4 (Manuale della climatizzazione)
vengono definite bocchette ad alta induzione quelle che sono in grado di garantire, attraverso una zona di depressione un effetto “Venturi” per cui si ha un un rimescolamento dell’aria circostante. Questa particolare tipologia di funzionamento consente di installare questi diffusori anche in ambienti molto alti evitando la stratificazione termica altrimenti molto probabile.

FLUSSO STAZIONARIO – 4 (Manuale della climatizzazione)
Un problema di fluidodinamica si dice in flusso stazionario quando la velocità del fluido rimane costante nel tempo. Secondo tale principio qualunque misurazione, regolazione o taratura deve essere effettuata solo con l’impianto già in funzione da qualche tempo. In questo modo le misurazioni effettuate risulteranno più affidabili e non soggette a fenomeni transitori.

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