I bambini si sa sono più vulnerabili degli adulti agli effetti degli agenti aerodispersi a causa del loro stile di vita e dell’immaturità dei loro organi. Da qui è partita l’esigenza di studiare gli effetti dell’inquinamento atmosferico nei bambini con lo scopo di individuare marcatori di danno biologico, quali il danno al DNA per prevenire l’insorgenza di patologie croniche nell’età adulta.
Il progetto si chiama MAPEC-LIFE, Monitoring Air Pollution Effects on Children for supporting public health policy, approvato dalla Commissione Europea, coordinato dall’Università degli Studi di Brescia e supportato da diversi partner quali l’Università di Lecce, Perugia, Torino e Pisa.
Lo studio prevede di reclutare 1000 bambini di 6-8 anni di età (previo assenso dei genitori) in 5 città italiane caratterizzate da diversi livelli di inquinamento sia in inverno che in estate, dai quali verranno prelevati dei campioni di cellule dalla mucosa orale e su questi ultimi, attraverso test dei micronuclei, verranno evidenziato danni precoci al DNA.
Il progetto ha durata triennale, da gennaio 2014 a dicembre 2016.
Aria srl supporta a pieno questi progetti, specialmente quando si tratta delle salute dei ragazzi. Nei parchi ma anche nelle scuole gli agenti inquinanti sono sempre di più.
Noi siamo proprio curiosi dei risultati, e voi?