Secondo una relazione dell’Organizzazione Mondiale per la Sanità (OMS), appare sempre più forte il legame fra inquinamento dell’aria e salute umana.
Nonostante finora non sia stato possibile individuare nello specifico i componenti responsabili degli effetti nocivi del particolato, è comunque condivisa la necessità di controllare e ridurre le particelle di combustione primaria. Diversi accorgimenti infatti sono già stati presi per ridurre le emissioni primarie di particolato delle centrali elettriche e dei veicoli a motore.
Gli effetti negativi sul sistema respiratorio del picco di ozono è noto ormai da decenni. Quello che magari non tutti sanno è che anche l’esposizione a lungo termine alle concentrazioni di fondo di ozono può portare a asma e morti premature. In particolare, è rafforzato il legame fra esposizione a lungo termine al PM2.5 e le malattie cardiovascolari, mentre nuovi studi associano il PM2.5 all’arteriosclerosi e impatti negativi alla nascita.
Si conferma il ruolo significativo dei veicoli a motore per l’inquinamento urbano. La vicinanza a strade trafficate costituisce un rischio per la salute, anche quando si tiene conto del livello socioeconomico e del rumore.
E’ dunque importante cercare di gestire l’inquinamento almeno in casa, o comunque nei luoghi chiusi, attraverso la bonifica dei sistemi di distribuzione aria, la manutenzione periodica degli stessi e la sanificazione.
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