La bonifica degli impianti aeraulici è un’operazione fondamentale nel momento in cui un impianto di climatizzazione è contaminato da particolato e/o da cariche microbiologiche.
Il particolato è composto da tutte quelle particelle solide e liquide disperse nell’atmosfera ed è considerato molto impattante nelle aree urbane. Le sostanze che concorrono alla formazione di questo inquinante possono essere di origine naturale ( polvere, terra, pollini e spore) che antropica (combustione dei motori, riscaldamento domestico, fumo di tabacco). Il particolato ha effetti importanti sulla salute umana: il PM10 e soprattutto PM2,5 provocano asma, bronchiti, allergie e tumori a carico dell’apparato respiratorio e cardio-circolatorio.
Le cariche microbiologiche possono essere altrettanto pericolose in quanto esistono microrganismi come la Legionella o l’aspergillo che possono mettere a rischio la salute delle persone.
Ecco che la bonifica degli impianti aeraulici va a eliminare tutti gli agenti contaminanti riscontrati in fase di videoispezione. Come da Testo Unico sulla Sicurezza.
Il decreto legislativo 81/2008, all’allegato IV, al paragrafo 1.9.1, “areazione dei luoghi di lavoro chiusi” prevede che se sono utilizzati impianti di condizionamento dell’aria o di ventilazione meccanica, gli stessi devono essere sempre mantenuti funzionanti. Gli stessi, poi, devono essere periodicamente sottoposti a controlli, manutenzione, pulizia e sanificazione per la tutela della salute dei lavoratori e qualsiasi sedimento o sporcizia, che potrebbe comportare un pericolo immediato per la salute dei lavoratori dovuto all’inquinamento dell’aria respirata, deve essere eliminato rapidamente.
Respirare aria sana è uno dei requisiti essenziali del nostro benessere.
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